Iconographia Palynologica Pteridophytorum Italiae

Abstract
Scopo principale di questo lavoro è l'illustrazione per mezzo del microscopio a scansione, delle spore delle Pteridofite spontanee in Italia. Queste ammontano a 124 taxa specifici ed infraspecifici, le cui spore sono illustrate da 550 micrografie (3–8 per ogni taxon) radunate in 71 tavole. Il lavoro consiste di una prefazione, una introduzione e quattro parti del testo vero e proprio. La prefazione è principalmente destinata a spiegare lo scopo del lavoro ed a ringraziare gli amici e colleghi che ci hanno offerto gentilmente aiuto nella nostra ricerca. L'introduzione è rivolta a dare alcune informazioni generali e dettagli sull'inquadramento tassonomico delle Pteridofite italiane, delle quali viene dato un elenco completo, sui materiali e metodi per il nostro studio, e sulle ricerche per reperire i dati citologici e geobotanici. La prima parte fornisce i dati relativi a ciascuna specie e sottospecie, eccezionalmente varietà, studiate nel nostro lavoro. Essi consistono di varie informazioni suddivise nei seguenti paragrafi: a, b, c) il nome della specie o sottospecie, preceduto dal numero del genere e specie, e seguito dai sinonimi; d) l'esemplare di riferimento; e, f, g) la spiegazione delle figure, la descrizione e le dimensioni delle spore; h) il tipo di gamia, il livello di ploidia, i numeri cromosomici (n e 2n) e la formula genomica; i, l) l'areale generale ed italiano e la citazione delle carte della distribuzione; m) alcune brevi note sull'habitat e distribuzione altimetrica in Italia. Annotazioni sulla tassonomia, nomenclatura, citologia, geobotanica ed altri argomenti vengono dati per alcune famiglie, generi e specie. La seconda parte consiste di una chiave dei generi, specie e sottospecie basata sulle caratteristiche palinologiche. La chiave si riferisce esclusivamente alle Pteridofite italiane ed è prevalentemente destinata alla identificazione dei suddetti taxa. Tuttavia essa rappresenta un buon strumento per mettere in evidenza le caratteristiche distintile dei generi, specie e sottospecie e per valutare le loro affinità. La terza parte del lavoro è rappresentata da un glossario dei termini palinologici impiegati in pteridologia. Essa consta esclusivamente di termini concernenti le spore delle Pteridofite. In alcuni lemmi vengono forniti anche i corrispondenti termini latini ed inglesi. Trentasette disegni mostrano le caratteristiche generali delle spore delle pteridofite ed i tipi più comuni di ornamentazioni. Alla fine del lavoro viene fornito l'elenco delle pubblicazioni citate nel testo. Esso consta di circa 360 riferimenti bibliografici riguardanti i più svariati argomenti. Il lavoro è dovuto alla collaborazione di tutti e quattro gli autori, tuttavia ciascuna parte di esso è stata curata da uno o due autori solamente. Pertanto il nome di coloro che hanno elaborato il testo delle varie suddivisioni dell'introduzione, delle annotazioni, della chiave dei generi e specie, del glossario e dei riferimenti bibliografici è citato in parentesi quadra per ciascuna delle suddette parti. Gli autori dei vari paragrafi della prima parte sono citati in parentesi quadra nella introduzione dove sono elencati i dati forniti per ogni entità. L'arduo e lungo lavoro di coordinamento è stato svolto da Pichi Sermolli. Viene stabilita la nuova combinazione Polypodium cambricum L. subsp. serrulatum (Sch. ex Arcang.) Pic. Ser.

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