Differenziazione Istologica Per Endopoliploidia Nelle Radici di Alcune Monocotiledoni
Open Access
- 1 January 1950
- journal article
- research article
- Published by Firenze University Press in Caryologia
- Vol. 3 (1) , 11-26
- https://doi.org/10.1080/00087114.1950.10797144
Abstract
L'A. ha studiato la costituzione cariologica dei tessuti differenziati della radice di 6 specie di Monocotiledoni (Allium sativum, Bellevalia romana, Muscari comosum, Hyacinthus amethystinus, Crinum Makoyanum e C. longifolium), ottenendo stimolazione sperimentale alla mitosi per mezzo di soluzioni diluite di 2,4-diclorofenossiacetato di sodio. Nelle due specie di Crinum i tessuti differenziati radicali sono tutti diploidi, mentre nelle rimanenti 4 specie studiate la differenziazione istologica si realizza per endopoliploidia, il grado più frequente di poliploidia essendo il 4n. La distribuzione generale della poliploidia nei diversi strati radicali delle 4 specie è fondamentalmente identica, le cellule pericicicle e procambiali essendo le uniche a mantenersi diploidi in tutti i casi. In Allium sativum le mitosi tetraploidi decorrono secondo il tipico schema della mitosi a diplocromosomi, scoperto dal LEVAN (1939) in Allium Cepa, e presentano talora aberrazioni cromosomiche spontanee [scoperte da D'AMATO e AVANZI (1948) in Allium Cepa] non di rado « appaiate », essendo la loro origine parallela a quella di identiche aberrazioni descritte da altri Aa. (cfr. LEVAN e LOTFY 1949). In Bellevalia, Mascari e Hyacinthus le mitosi tetraploidi si presentano, invece, sempre a cromosomi riuniti a « paia » sin dalla profase iniziale, presentando variazioni di comportamento da specie a specie e talora (Muscari) nelle varie mitosi di una stessa radice. Viene discusso il significato dell'endopoliploidia nella differenziazione e funzionalità dei tessuti e ammesso, per i casi studiati dall'A., un comune meccanismo di endopoliploidia per doppia riproduzione cromosomica intercinetica con comportamenti diversi nelle diverse specie circa la prima divisione centromerica nei diplocromosomi. Viene anche discussa la possibilità di una endomitosi a fasi despiralizzate (endomitosi in nucleo quiescente) e si svolgono alcune considerazioni sulla « senilità fisiologica » dei tessuti radicali.Keywords
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