Abstract
Polygonum bellardii All. (holotypus in TO!) non è riferibile a P. rurivagum Jordan, come suggerito da ROUY (1910), LÖVE e LÖVE (1956) e WEBB e CHATER (1963), ma è realmente appartenente al complesso dei poligoni annui, a fusti eretti e foglie fiorali bratteiformi in cui rientrano anche P. patulum M. B. (1808), P. kitaibelianum Sadler (1825), P. virgatum Loisel. (1827) e P. ramiflorum Janka (1860); di conseguenza P. bellardii Ali. è specie del tutto legittima. All'interno del ciclo dei poligoni sopracitati sono distinguibili due gruppi di entità, riconducibili a due specie: nella prima rientrano P. bellardii, P. kitaibelianum e P. virgatum, nell'altra P. patulum e P. ramiflorum. In base alle regole nomenclaturali il primo gruppo viene quindi riunito sotto il nome di P. bellardii (incl. P. kitaibelianum e P. virgatum) e il secondo sotto il nome di P. patulum (incl. P. ramiflorum). P. bellardii All. e P. patulum M. B. sono quindi entità sistematiche distinte e non sinonimizzabili; esse presentano anche una diversa distribuzione: P. bellardii è infatti specie dell'Europa sud-occidentale, centrale e sud-orientale e del bacino del Mediterraneo; P. patulum è invece prevalentemente distribuito nella Russia europea ed asiatica e in regioni vicine; il suo limite di distribuzione verso Occidente coincide con la Transilvania (Romania); in ogni caso esso va escluso dall'Europa occidentale e centrale dove invece è sostituito, in un ruolo di vicarianza, da P. bellardii.

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