Abstract
Allo scopo di stabilire la posizione sistematica di un nuovo genere di Cruciferae, l'autore ha analizzato la distribuzione geografica e la morfologia dei generi affini ad esso (provvisoriamente indicato col nome di Dipterella) ed ha concluso come questo genere debba appartenere al gruppo Hesperis-Matthiola. Queste ricerche hanno obbligato a confrontare le diverse classificazioni esistenti sulle Cruciferae, e particolarmente le tre più recenti, cioè quelle di HAYEK (1911), O. E. SCHULZ (1936) e JANCHEN (1942), specialmente per quanto riguarda il gruppo Hesperis-Matthiola (cfr. tabelle 1, 2, 3). È stata inoltre esaminata la classificazione usata da BUSCH (1939) per le Cruciferae dell'Unione Sovietica (cfr. tabella 4). Ne risulta che esiste una certa discordanza fra le varie classificazioni, discordanza dovuta al differente valore dato dai vari autori ai singoli caratteri distintivi. Nonostante queste discordanze è risultato tuttavia che fra tutti i generi presi in considerazione sia riconoscibile un gruppo di generi collegato con Hesperis e Matthiola e che tutti gli autori considerano unitamente (gruppo Hesperis-Matthiola o Hesperideae « sensu stricto »). Nel presente lavoro è stata esaminata in maniera dettagliata la distribuzione geografica dei generi collegati morfologicamente con Hesperis e Matthiola; le carte d'areale (che non pretendono di esere complete ed hanno quindi solo un valore orientativo) sono riportate nelle figure 3–13 e 16. La morfologia e la corologia di questi generi dimostrano come si possano riconoscere nelle Hesperideae s. s. alcuni « gruppi di generi », fitogeograficamente ben isolabili e nell'ambito dei quali le somiglianze sono fortissime: Cheiranthus-Hesperis-Matthiola, ritenuto il gruppo fondamentale e « capostipite »; Clausia-Pseudoclausia, derivato da Hesperis; Parrya-Vvedenskyella-Parryopsis-Eurycarpus-Iskandera, collegato con Hesperis; Malcolmia-Cryptospora-Eremobium, collegato sia con Hesperis che con Cheiranthus; Notoeeras-Tetracme-Tetracmidion, derivato da MattMola; Morettia-Diceratella-Dipterella, collegato anch'esso con Matthiola; Parolinia, isolato ma probabilmente connesso con Matthiola; oltre a qualche altro piccolo genere. L'esame delle carte d'areale mostra che, mentre Hesperis e Matthiola appaiono essere i generi più plastici dal punto di vista ecologico, quasi tutti gli altri generi hanno particolari esigenze ambientali, specialmente in rapporto ai fattori temperatura e umidità (fig. 14). Prendendo lo spunto dai dati qui riferiti, viene prospettata l'ipotesi che Cheiranthus o Parrya siano da ritenere i generi più primitivi delle Hesperideae s. s. e che il Pamir e le vicine regioni dell'Asia centrale possano essere considerati il principale centro di differenziazione di questo gruppo di generi. Un ulteriore esame alle citate classificazioni delle Cruciferae conferma come il sistema di HAYEK, sia pure incompleto a causa dell'epoca in cui è stato elaborato, debba ritenersi, almeno per i generi esaminati, il più attendibile (fig. 1). Sulla base delle considerazioni esposte nel lavoro, l'autore propone un aggiornamento di questo sistema per quanto riguarda le Hesperideae s. s. Nelle figure 2 e 19 vengono riportate sotto forma schematica le relazioni dei generi delle Hesperideae s. s. fra loro e con i generi vicini.

This publication has 3 references indexed in Scilit: