Abstract
In un ceppo di cellule di rene di cavia coltivate in vitro sono stati studiati gli effetti citologici dell'irradiazione con dosi diverse di raggi X, con particolare riferimento alle modificazioni dell'attività moltiplicativa e alla comparsa di varie alterazioni nucleari. I dati che si riferiscono alle variazioni dell'indice mitotico permettono di rilevare unprolungamento del periodo di latenza nelle serie irradiate rispetto alla serie di controllo; ciò si ritiene dovuto all'azione delle radiazioni sulle cellule che al momento del trattamento erano prossime a dividersi alle quali è impedito di entrare in mitosi. La durata del periodo di depressione mitotica e l'entità della depressione stessa risultano proporzionali alla dose di irradiazione. In seguito all'inibizione mitotica si osserva la sincronizzazione di una parte della popolazione cellulare; quando le cellule, cessata l'inibizione, riprendono a dividersi, questa parziale sincronizzazione determina delle variazioni dell'indice mitotico caratterizzate da picchi, corrispondenti a punti di massima attività moltiplicativa, via via più evidenti con l'aumentare della dose. Sono stati presi poi in esame i dati sulle frequenze delle diverse fasi mitotiche i quali, oltre a confermare quanto sopra esposto, indicano chiaramente la comparsa, in seguito all'irradiazione, di un blocco mitotico: le cellule che riprendono a dividersi, una volta cessata l'inibizione mitotica, vengono arrestate quando arrivano alla metafase. Si è messo in relazione questo blocco metafasico con la comparsa di varie alterazioni metafasiche che portano, entro breve tempo, alla degenerazione e alla morte delle cellule. Numerosi dati quantitativi sono stati raccolti sulle principali alterazioni nucleari indotte dall'irradiazione. Oltre ai ponti anafasici, telofasici ed interfasici, di cui sono state rilevate le frequenze, è stata studiata con particolare attenzione la comparsa di cellule giganti che rappresenta uno degli effetti più caratteristici ed evidenti dell'irradiazione con raggi X. Dopo aver ricordato la relazione quantitativa esistente tra mortalità, intesa come incapacità di riprodursi indefinitamente, e comparsa di cellule giganti, si è cercato di verificare, in base ai dati sperimentali, l'ipotesi che le cellule giganti si formino in seguito a danni genetici subiti dalle cellule al momento dell'irradiazione. È stato infine indicato un eventuale rapporto di causalità esistente tra cellule giganti e comparsa di particolari alterazioni nucleari (mitosi multipolari, micronuclei).