Abstract
È stato studiato il corredo cromosomico e la gametogenesi di 9 specie diploidi anfigonlche e di 9 mutazioni poliploidi di lombrico (elenco in tab. VI). Tre delle nuove mutazioni descritte sono esaploidi anfigoniche; altre quattro, tutte appartenenti a specie molto comuni e diffuse, sono partenogenetiche obbligatorie. Tra queste Octolasium lacteum 3x e 4x ed Allolobophora rosea 5x hanno ovogenesi meiotica del tipo comune per 1 lombrichi, mentre Dendrobaena octaedra 6x ha ovogenesi asindetica (flg. 5). Per tutti questi animali sono stati misurati gli ovociti ed 1 nuclei di quattro tipi di cellule (tab. I-IV). Per cinque specie in cui vi sono serie poliploidi è stato studiato anche l'incremento dei volumi nucleari degli ovociti in funzione del grado di ploidia. I valori del coefficiente von Wettstein per i nuclei (tab. VII) sono in genere inferiori a 2 ed in media valgono 1,5; essi variano alquanto, a seconda del tipo di cellula preso ln esame. L'incremento del volume degli ovociti varia molto da caso a caso ed a seconda che venga calcolato in funzione del grado di ploidia somatica? del grado di ploidia degli ovociti. In Allolobophora caliginosa (flg. 14) per ogni raddoppiamento del corredo cromosomico somatico il volume degli ovociti diviene circa quadruplo. Tale fortissimo incremento di volume pare responsabile della peculiarità embriologiche dei mutanti 3x e 4x della specie (diembrionia e frequenti mostruosità degli embrioni); si pensa che lo squilibrio fisiologico conseguente all'aumento di volume degli ovociti impedisca in Ali. caliginosa la comparsa di mutazioni di grado superiore al tetraploide. Quattro tipi di sistemi genetici si realizzano nei lombrichi, a seconda che essi siano: poliploidi partenogenetici amelotici, poliploidi anfigonici, diploidi anfigonici, poliploidi partenogenetici meiotici. La variabilità delle popolazioni di lombrico, per quanto riguarda il numero di segmenti, cresce secondo l'ordine nel quale sono elencati i sistemi genetici (cfr. tab. VIII). Ciò è in buon accordo con le previsioni teoriche, e giustifica l'ipotesi che la grande diffusione delle specie con mutazioni poliploidi partenogenetiche meiotiche dipenda dai vantaggi insiti nel sistema genetico che entra in gioco con questo tipo di riproduzione e struttura cariologica.

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