Note floristiche sull'Appennino Settentrionale (dal Passo della Cisa al Passo delle Radici)
- 1 January 1979
- journal article
- research article
- Published by Firenze University Press in Webbia
- Vol. 33 (2) , 235-267
- https://doi.org/10.1080/00837792.1979.10670121
Abstract
Il tratto dell'Appennino settentrionale compreso tra il Passo della Cisa e il Passo delle Radici è una catena montuosa modellata (ad eccezione della Pania di Corfino che è calcarea) nel macigno oligocenico della serie toscana, con altitudine quasi uniforme attorno ai 1.800 m, con cime che differiscono da quelle delle vicine Alpi Apuane per le pendici più dolci e ricoperte da vegetazione. Le precipitazioni sono alte e, a quota superiore ai 1.000 m, superano i 2.000 mm; sono più basse nel tratto compreso fra il Passo di Pradarena e il Passo delle Radici, tratto che le Alpi Apuane proteggono dai venti di sud-ovest. Le pendici sono ricoperte da cerreto-carpineti (molte volte trasformati dall'uomo in castagneti) che risalgono fino a 1.000 m circa nel versante tirrenico e fino a 800 m circa in quello padano. A quote superiori, fino a 1.700 m circa, vegetano estese le faggete, talora trasformate in pascoli. Sopra le faggete un tempo dovevano estendersi quasi uniformi le brughiere a mirtilli che ora sono conservate nel versante nord mentre in quello sud, per l'alto carico di bestiame ovino, sono state trasformate in pascoli dove domina Brachypodium pinnatum. Nei terreni orizzontali dei crinali sono estesi i tappeti a Nardus stricta. La vegetazione è stata messa in risalto, in modo analitico nei suoi più vari aspetti, da 91 rilevamenti e sarà descritta in sintesi nella carta della-vegetazione che è in preparazione con le note descrittive. Delle 318 entità di Pteridofite e Fanerogame che compaiono nei rilevamenti, viene fatta l'analisi corologica; vengono quindi considerate le entità che hanno un interesse fitogeografico mettendone in risalto le esigenze ambientali e la distribuzione. Dell'origine della flora riusciamo a dire qualche cosa basandoci sugli areali attuali di alcune entità. È ancora significativo il contingente di piante che è pervenuto dalla penisola balcanica risalendo l'Appennino, anche se è inferiore a quello delle vicine Alpi Apuane in prevalenza calcaree. Sono presenti anche entità che si possono considerare antiche mediterranee e che ora sono relitte negli orizzonti montano o cacuminale. Prevalgono le entità scese dalle Alpi nella catena appenninica lungo la quale cadono (caduta floristica), in modo discontinuo, in dipendenza delle varie condizioni ambientali.Keywords
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- Ricerche Sulla Vegetazione Dell'etruria MarittimaGiornale botanico italiano, 1936
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