FLORA E VEGETAZIONE DELLA FORESTA DI PIXINAMANNA
- 1 January 1964
- journal article
- research article
- Published by Firenze University Press in Webbia
- Vol. 19 (1) , 349-454
- https://doi.org/10.1080/00837792.1964.10669805
Abstract
La foresta demaniale di Pixinamanna (Pula), nella Sardegna meridionale, è costituita da una vegetazione termoxerofila di sclerofille sempreverdi mediterranee che si sviluppa su terreni derivanti dal disfacimento di substrati granitici oligotrofici. La zona, con orientamento ad Est delle valli principali, è morfologicamente molto accidentata. Essa è compresa fra la piana litoranea costiera orientale dell'isola e la cima di Monte Santo di Puia (m 864 s. m.). Il clima si può riferire al Lauretum caldo di PAVARI. La foresta originaria climax ha subito interventi antropici particolarmente intensi solo in epoca relativamente recente. Fra il 1881 ed il 1905 subì tagli, pascolamenti e incendi che portarono ad una intensa degradazione del suolo e della vegetazione. Successivamente, divenuta proprietà demaniale, l'Amministrazione forestale ne avviò, pur con altri interventi in corrispondenza delle crisi belliche, la progressiva ricostituzione che è tuttora in corso. Il rimaneggiamento della struttura forestale originaria ha derminato la comparsa di tipi fisionomici e stadi dinamici conoseiuti per la vegetazione mediterranea con i nomi di macchia, macchia-bassa, macchia-foresta, gariga, Genisteion, Cistion, Arbution, Nerton (RÜBEL). Nelle zone inferiori, più litoranee, si può distinguere un suborizzonte termoxerofilo dell'Oleo-Ceratonion e dell'Oieo Lentiscetum; in quelle più interne ed elevate compare invece la più mesofila foresta mista di sclerofille, di transizione al Quercetum ilicis. Lo strato fanerofitico della foresta è in prevalenza costituito da Quercus Ilex, Phillyrea latifolia, Erica arborea, Juniperus Oxycedrus, Arbutus Unedo, cui si associano, nel suborizzonte termoxerofilo le più termofile Pistacia Lentiscus, Phillyrea angustifolia, Olea Oleaster, Juniperus phoenicea, Ceratonia siliqua, Quercus Suber, Rhamnus Alaternus. Le macchie igrofilo-alveali del Nerton sono invece formate da Nerium Oleander, Hypericum hircinum, Salix pedicellata, Erica terminalis, Osmunda regalis, Eupatorium cannabinum. L,'Arbution rappresenta la prima degradazione pedologico-strutturale della foresta e quindi conserva ancora i costituenti floristici di questa. Le macchie degradate di arbusti ginestroidi elioxerofili del Genisteion sono costituite da Calycotome villosa, Genista ephedroides, Genista corsica, Rosmarinus officinalis e talora Euphorbia dendroides. Le macchie basse del Cistion e le garighe sono distinte infine da Cistus monspeliensis, Cistus villosus, Cistus salvifolius, Lavandula Stoeehas, Helichrysum microphyllum, Teucrium Polium, Asparagus albus, Stachys glutinosa. La flora della foresta comprende 552 taxa. I copiosi popolamenti terofitici delle radure della macchia costituiscono circa il 52% di questa flora. Il sottobosco ombroso della foresta e delle dense macchie è rappresentato infatti da poche specie sciafile ed ombritolleranti, come Cyclamen repandum, Carex Halleriana, Asplenium Adiantum-nigrum, Asplenium obovatum, Selaginella denticulata, Galium ellipticum, Teucrium Marum, Asplenium Trichomanes. Il componente mediterraneo è rappresentato da circa il 57% dei taxa censiti. Il resto è costituito dall'8% di submediterranee, il 3% di tropicali o sub-tropicali, il 26% di polizonali ed il 6% di endemiche. Un particolare interesse va rivolto alle mediterraneo-occidentali (16%) che in buona parte sono da considerarsi i testimoni della flora terziaria dell'antica Tirrenide. A queste sono da aggiungere gli endemismi di Pixinamanna che la Sardegna ha in comune con i resti (Corsica, Baleari, Isole Tirreniche) dell'antico continente mediterraneo occidentale: Polypogon subspatliaceus, Carex microcarpa, Arum pictum, Hyacinthus fastigiatus, Pancratium illyricum, Crocus sardous, Arenaria balearica, Silene pauciflora, Genista corsica, Mercurialis corsica, Armeria glabra, Linaria aequitriloba, Teucrium glaucum, Stachys glutinosa, Satureja glandulosa, Bellium bellidioides, Helichrysum microphyllum, Crépis insularis, Crépis bellidifolia. Una nuova specie per la Sardegna, Fuirena pubescens, è stata raccolta a Pixinamanna, insieme a numerose altre entità sottospecifiche finora non individuate nell'isola dagli studi sistematici. Le osservazioni compiute cercano di mettere in particolare evidenza le repentine degradazioni che possono essere causate al suolo ed alla vegetazione dall'azione antropica, capace di compromettere, per le sfavorevoli condizioni climatiche termoxerofile, la conservazione della foresta qualora non venga assicurata al terreno un'adeguata copertura vegetale. Nell'indagine rivolta al dinamismo della foresta di Pixinamanna viene rilevata l'influenza di una indiretta azione antropica nel determinare condizioni stazionali favorevoli alla riproduzione della Quercus Suber e posta l'ipotesi che i boschi di questa specie rappresentino, nel quadro della vegetazione mediterranea, un particolare momento dinamico piuttosto che un climax.Keywords
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