Abstract
Introduzione In ultima analisi i partiti politici servono a governare, ma quali partiti hanno titolo a governare? Se in molti paesi la scelta riflette pacificamente i normali mutamenti nelle preferenze partitiche degli elettori, le cose non sono cosí semplici nell'Europa del Sud. Il risorgere di un sistema di partiti dopo decenni di autoritarismo in Spagna e Portogallo, la ripresa della competizione partitica dopo un piú breve intervallo di dittatura militare in Grecia, una crisi acutissima dei vecchi equilibri di partito e di coalizione in Italia, aprono infatti un periodo di difficile transizione e propongono con urgenza il delicato dilemma continuismo-rottura, mettendo cosí in questione la credibilità di governo e persino la legittimità di molti partiti, nonché dei sistemi di partito e perciò stesso delle coalizioni di governo che essi esprimono. A riguardo di queste ultime possiamo offrire due criteri di classificazione su cui si appuntano scelte e valutazioni di merito: il primo e sincronico ha come oggetto la composizione, l'ambito e la collaborazione spaziale lungo lo spettro partitico di una data coalizione di governo; il secondo e diacronico ha come oggetto l'alternanza o meno delle coalizioni. A metterli insieme, i due criteri ci danno quattro modi di stare al governo (Fig. 1), compresi tra due estremi idealtipici — governare insieme e a tempo indefinito, governare separatamente e a turno.

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