RICERCHE GEOBOTANICHE SU « NOTHOLAENA MARANTAE » IN ITALIA

Abstract
Notholaena marantae è distribuita in un ampio areale frammentario (Fig. 1) che si estende dallo Yunnan (105° E) fino alle Isole Azzorre (30° W) e dall'Europa centrale (50° N) all'Etiopia meridionale (5° N). In Italia cresce (Fig. 2) nella parte bassa di alcune vallate delle Alpi e degli Appennini, e nelle colline della Liguria (Fig. 3), Toscana e Corsica. In Italia Notholaena marantae vegeta in località dove la temperatura media annua varia tra 9° (Valsesia) e 16°,9 (M. Argentario) e la precipitazione annuatra 458 mm. (Val Venosta) e 1780 mm. (Lunigiana). Per quanto riguarda la luce questa felce è tipicamente eliofila. Notholaena marantae cresce ad altitudini comprese tra pochi metri sul livello del mare a 1200 m., tuttavia la maggioranza degli esemplari sono stati raccolti tra 125 e 500 m. (Fig. 4). Essa evita la parte alta delle montagne come pure le pianure e mostra una netta preferenza per la fascia basale dei monti e delle colline; pertanto può essere definita come una specie « pedemontana ». Questa felce preferisce la serpentina e gli altri substrati ofiolitici, ma si trova anche sui terreni derivanti da dioriti, argilloscisti, micascisti, gneiss, porfidi, trachiti e arenarie, dove il calcio è scarso o mancante. Di conseguenza deve essere considerata come una specie calcifuga. Cresce prevalentemente nelle fessure della roccia, nei ghiaioni, nelle pietraie, quindi in habitat molto aridi che offrono condizioni assai severe alla vita delle piante. In questi tipi di stazioni essa si trova come una specie pioniera, dove la concorrenza è assente o ridotta ed il terreno scarsamente coperto di vegetazione. Quando la concorrenza aumenta e lo strato erbaceo diviene continuo la nostra felce è sopraffatta e scompare in breve tempo. Notholaena marantae mostra una grande tolleranza per la maggior parte delle condizioni ambientali; tuttavia essa esige terreni dove il calcio è scarso o assente ed ha inoltre una scarsa capacità di resistere alla concorrenza. Probabilmente queste caratteristiche ecologiche, e soprattutto la seconda, sono la causa principale della distribuzione attuale in località distanziate del suo areale frammentario. Notholaena marantae è da interpretarsi come un relitto di un tempo abbastanza antico, probabilmente terziario, in cui il suo areale raggiunse la massima estensione.

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