RICERCHE SULLA VEGETAZIONE DEI DINTORNI DI FIRENZE—VI

Abstract
Premettendo che anche secondo i criteri di SCHMID un vero fitoelemento «atlantico» è difficilmente definibile, l'A. precisa che il concetto di flora o vegetazione atlantica, piuttosto che su esclusivi criteri corologici, può essere appoggiato sulle esigenze ecologiche che alcune piante di areale occidentale manifestano (spiccata e costante umidità, calore temperato, mancanza di eccessi sia igrici che termici, suolo oligotrofico), piante che sono ripartite principalmente nelle due fascie di SCHMID a «ginestre-eriche» e a «Quercus robur-Calluna», distribuite in latitudini diverse. Sul Poggio di Firenze, che chiude a E la valle inferiore dell'Arno ove si insinuano dall'apertura versiliese fattori inetereologici «atlantici», esistono estesi e densi popolamenti e cenosi di queste piante occidentali, ma specialmente di Ulex europaeus (accompagnato da Cytisus scoparius, Argyrolobium zanonii, Genista pilosa, Erica scoparia, etc.) che probabilmente sono i più importanti e più estesi d'Italia, e forse del bacino mediterraneo. Se ne può vedere il lembo E dall'autostrada del Sole, nel «parcheggio di Rignano» (La Chiocciola) e si può pensare che il peculiare clima che ha determinato questa vegetazione non sia stato estraneo anche al fiorire della civiltà fiorentina preceduta da quella etnisca di Fiesole e da quella neolitica della Chiocciola.

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